Lettera ai Genitori A.S. 2019/20

Cari genitori,

questa è la prima di una lunga serie di lettere che vi scriverò per raccontarvi cosa stiamo facendo a scuola. Molti di voi sono al corrente dei fatti perché chiedono informazioni ai rappresentanti del consiglio d’istituto. Mi auguro che la circolazione delle informazioni sia sempre più lineare e che tutti voi abbiate come riferimento loro per comunicare e dialogare con la scuola. Le nuove tecnologie ci offrono opportunità aggiuntive di dialogo attraverso il sito della scuola, opportunità che sto cogliendo in questo momento. Vi invito a consultare almeno settimanalmente il nostro sito per far parte sempre più attivamente della comunità che si sta creando attorno alla scuola. 

Quest’anno ci sono molte novità. E’cambiato il dirigente scolastico, è cambiato il direttore dei servizi generali ed amministrativi -con il quale abbiamo instaurato subito un rapporto di stima e di fiducia reciproca – sono cambiati il primo ed il secondo collaboratore. Ogni dirigente ha una propria vision. La mia è quella di aprire la scuola al territorio, di far fluire formale, informale e non formale con la collaborazione di tutti. E’una idea che in una collettività piccola come la nostra dovrebbe unire ed accomunare tutti. Uno dei primi atti è stato infatti invitare a scuola le associazioni del territorio per ascoltare idee e possibile proposte. Non tutte hanno risposto al mio invito. Alle associazioni che non sono venute dico che le nostre porte sono sempre aperte e che siamo qui pronti ad ascoltare ogni proposta. Le invito pertanto a telefonare a scuola per prendere un appuntamento con me o con il primo e/o il secondo collaboratore. Alle associazioni che sono state presenti all’incontro comunico che porteremo le loro proposte nel prossimo collegio docenti per votarle. 

Abbiamo aperto l’anno scolastico con un omaggio ad Angela Maria Aieta, eroina fuscaldese alla quale è dedicata la scuola primaria della Marina. E’ stata una grande giornata all’insegna dei diritti umani, alla presenza di Carlos Gullo, nipote di Angela Maria, venuto per l’occasione da Buenos Aires, della Regione rappresentata dall’on Giuseppe Aieta, del Comune di Fuscaldo rappresentato dalla dott.ssa Antonietta Sabato e da Davide Gravina in quanto è stato il sindaco che ha dedicato la scuola ad Angela Maria e che ha seguito le udienze dello storico processo Esma a Roma, all’epoca, insieme al Governatore Oliverio e a me. Credo che educare ai diritti umani sia uno dei compiti principali della scuola. E’questa la linea che intendo seguire. In allegato il video realizzato dai ragazzi della scuola con il prof. Pastura che ha ideato e realizzato un lavoro bellissimo, capace di suscitare le emozioni di molti e di far rivivere la storia di Angela Maria. 

Sulla mia porta, il giorno che ho preso servizio, non ho messo il mio nome ma la foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un gesto simbolico che credo e spero tutti comprendano bene. In questa scuola non ci devono essere protagonismi o prime donne, lavoriamo tutti per costruire umilmente una comunità educante. Per questo ho scelto come primo collaboratore la prof.ssa Egina Orlando e come secondo collaboratore la maestra Assunta Mandarino, due donne che sanno coniugare professionalità e umanità, due donne che cercano di unire e non di dividere, due donne che non alimentano i pettegolezzi che fisiologicamente girano in comunità costituite in larga parte da donne. Lo squilibrio di genere accomuna tutte le scuole italiane e la nostra scuola non è da meno. 

Purtroppo in questo primo mese ho avuto modo di constatare, con la recente vicenda della ipotetica chiusura del plesso di Sant’Antonio – vi ricordo che un dirigente scolastico non ha il potere di chiudere un plesso, solo il Prefetto o il Comune possono farlo – che campanilismo fuori luogo e pregiudizi ostacolano il fluire dei processi di costruzione di un tessuto sociale unito. Il caso di Sant’Antonio ha fatto luce su alcune criticità. In primo luogo su quanto sia forte nella nostra comunità il pre-giudizio cioè una valutazione di partenza che non viene sottoposta a modifiche neanche davanti all’evidenza di fatti incontrovertibili quali l’esiguo numero di bambini residenti nella zona e la comprensibile e razionale scelta, operata dal Comune, di chiedere i finanziamenti per una scuola grande e dotata di palestra e teatro piuttosto che per una piccola che dista 300 metri. Tra le criticità emerse, l’uso sconsiderato che è stato fatto dei social. Credo sia  compito nostro, come scuola, procedere a cogliere l’occasione negativa per trasformarla in positivo. Per questo ho chiesto al direttore di Ten, Attilio Sabato, di venire a scuola a fare una lezione a grandi e piccini sull’uso consapevole dei social network.  In giapponese, crisi vuol dire opportunità. Per ora vi saluto
 

Per ora vi saluto.

Alla prossima lettera

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Anna Maria De Luca

22/10/2019

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